C’era una volta una Fiaba.

Veniva da due terre molto lontane tra loro, il mare del sud e il fiume del nord, nell’ovest, ma ad est. 

Partì dalla capitale e poi su e giù per lo stivale.

Tra lazzi nelle nebbie, piedi nel fango e versi cantati, si ritrovò nei vicoli della corte dei pericoli.

Era un mondo incantato dove c’era il bello e il brutto, il brutto e il bello. 

Lungo i selciati di sgangherati sampietrini, incontrò streghe, maghi e ciarlatani, ma i suoi sforzi non sono andati vani.

Dopo mille peripezie e incantesimi nel labirinto delle paure, uscì per ritrovarsi nelle volte oscure.

Con un balzo dalla luna e un salto sui pianeti, capitombolò dalla fredda scala dei segreti.

Si ritrovò in una ciminiera di una Fabbrica magica. 

 

Fiaba si tramutò in

fiabrica è fiaba 

è un luogo non luogo

in un tempo non tempo 

è il sorriso di un albero

è il cappello di una strega 

è la maschera di Arlecchino

è il naso di un burattino 

è il filò in campagna

è la scarpetta di Cenerentola

lo stivale di un gatto

è il profumo del matto

il fiammifero 

l’arcolaio

lo specchio

la carrozza

è una rosa

una zucca

è un’isola che non c’è

è un paese dei balocchi

è una pera

è una balena 

è una lanterna in fondo al mar

è la lacrima di un clown

è la risata di Pierrot

è il pianto di Cappuccetto rosso

è una briciola nel bosco

è la bacchetta di una fata

è il respiro di un elfo

è il bacio del principe

è la pentola magica

è rumore di stelle 

 

è sogno che diviene realtà

fiabrica è fabbrica

pensa

immagina

scrive

disegna

taglia

cuce 

crea

recupera

si sporca le mani

è rame

scorre

attraversa

si supera

si muove

è voce

respira

esiste

vive

è

non è

è un bambino che accompagna il suo papà

è un camino che fuma 

è la nonna ai fornelli

è una ninna nanna di mezzanotte

è una mamma che ride

è un veliero che vola

è la zappa del nonno

è la mano dell’artigiano

è neve di fiori

è silenzio di luna

 

è ieri oggi e domani

fiabrica

regredisce per progredire

recupera la tradizione, la lingua delle nostre terre e delle nostre acque

inventa, ricerca nel contemporaneo

vive in nuovi linguaggi

fa della fiaba uno strumento di pedagogia, d’arte, di teatro, di ricerca, d'inchiesta, d'impegno civile

ogni azione è un’opera di pedagogia,

 

 

che ha come obiettivo la riabilitazione e la coscientizzazione sociale

 fiabrica 

è figura e idea

è immagine ed emozione 

è maschera e anima

 

è una domanda

Ogni pezzo è unico, originale, interamente fiabricato

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