fiabrica
regredisce per progredire
recupera la tradizione
ricerca nel contemporaneo
è domanda
per la comunità
C’era una volta una fiaba
Veniva da due terre molto lontane tra loro,
il mare del sud e il fiume del nord, nell’ovest, ma ad est.
Partì dalla capitale
e poi su e giù per lo stivale.
Tra lazzi nelle nebbie, piedi nel fango e versi cantati, s'inoltrò nei vicoli
della corte dei pericoli.
Era un mondo incantato dove c’era il bello e il brutto,
il brutto e il bello.
Lungo i selciati di sgangherati sampietrini, incontrò streghe, maghi e ciarlatani,
ma i suoi sforzi non sono andati vani.
Dopo mille peripezie e incantesimi nel labirinto delle paure,
piombò nelle volte oscure.
Con un balzo dalla luna, salti tra le stelle, capitomboli dalla fredda scala dei segreti,
si ritrovò tra calde pareti
in una fabrica
C'è fiabrica
nasce nel 2015
dal 2025 anima
una bottega studio
in Galleria San Lorenzo 16 a Vicenza
uno spazio aperto
dove poter incontrarsi
come una volta
All'inizio del percorso, una lunga Residenza presso Fondazione Palazzo Pretorio (PD) porta, attraverso laboratori e studi aperti alla comunità, alla creazione di più progetti pedagogico-teatrali, che hanno potuto trarre ispirazione dalla mostra su Bruno Munari, allestita nel Palazzo durante la Residenza, alimentarsi di un confronto diretto con il Coordinamento Minori della Sezione Italiana di Amnesty International, e che hanno visto una fase di ricerca presso l'Università IUAV di Venezia per un incontro approfondito con il Teatro Nō giapponese e attività d’inchiesta in diverse zone d'Italia colpite da calamità naturali.
Un progetto pedagogico-teatrale viene selezionato al Premio Otello Sarzi per la sezione Studi e per la sezione Nuove Figure.
I progetti realizzati vengono richiesti in diverse rassegne teatrali e abitano luoghi periferici e tradizionali, cercando di andare ogni volta oltre i limiti dettati dallo spazio e dal contesto.
Vengono sviluppati progetti artistico pedagogici finalizzati alla socializzazione e allo sviluppo della creatività e dell'espressività che trovano attuazione in Comunità di accoglienza e nelle Scuole anche attraverso Bandi PON.
La vincita di un Bando dell'Università degli Studi di Padova conduce a un periodo di ricerca e attività professionale in Inghilterra, a Derby, presso la London School of Puppetry, Sezione di Teatro di figura in Educazione e Terapia Puppetry in Education and Therapy, dove vengono praticate diverse tecniche del teatro di figura in ambito artistico, pedagogico e terapeutico, approfondendo il teatro d'ombre e di burattini, e avendo modo di esperire particolari tecniche di Puppetry, come studi basati sulla giapponese Otome-Bunraku.
La partecipazione al Terzo Symposium Internazionale sul Teatro di figura in ambito sociale, pedagogico e terapeutico "Puppetry: Community, Health, Well-being and Disability" presso la Newman University di Birmingham, in collaborazione con UNIMA (Unione Internazionale della Marionetta) sezioni Ricerca, Sviluppo, Educazione e Terapia, porta ad incontrare modalità di approccio di esponenti di diverse parti del mondo.
Durante la pandemia, il percorso di ricerca continua abitando una Residenza nei Colli Euganei, facendo risuonare il periodo vissuto in Inghilterra e approfondendo particolari aspetti della fiaba in collegamento con il teatro di figura in ambito rieducativo per arrivare alla creazione di progetti di pedagogia e arte applicate al sociale che risultano vincitori di Bandi regionali per l'attuazione presso gli Uffici di esecuzione penale esterna di percorsi di sostegno, di accompagnamento e di riflessione per persone in area penale esterna, con la finalità generale di prevenire la recidiva e promuovere l’inclusione sociale delle persone che vivono in condizione di privazione della libertà personale.
Il percorso di ricerca continua.
fiabrica
è animata da
Aurora Grasso e Fabrizio Bellino
s'incontrano nell'ambito dei rispettivi percorsi di formazione presso l'Istituto Teatrale Europeo di Roma, centro che coniuga aspetto artistico e pedagogico, durante il laboratorio di Commedia dell’Arte tenuto da Nicoletta Vicentini.
Decidono d’intraprendere un percorso di ricerca insieme.
Si ritrovano, così, a Firenze, dove partecipano al laboratorio di Commedia dell’Arte e Tecniche della maschera condotto da Alessio Nardin, organizzato da Cantiere Obraz.
Le maschere diventano le loro guide e li conducono nuovamente a Roma, dove si diplomano all’Atelier di Commedia dell’Arte organizzato da ICRA Project e diretto da Michele Monetta, avendo modo di ricercare sul mondo delle maschere sia da un punto di vista storico che tecnico.
Studiano, approfondiscono e sperimentano il Teatro e la Pedagogia dell’Oppresso di Augusto Boal e Paulo Freire con Jordi Forcadas Baladier del Forn de Theatre Pa’ Tothom di Barcellona e con Roberto Mazzini della Giolli Coop, essendo attori in diversi spettacoli di Teatro Forum.
Per l’Associazione Architettando elaborano una creazione teatrale site specific per un progetto di riqualificazione urbana in collaborazione con l’Associazione Campomarzio di Trento e Superuse Studios di Rotterdam (NL).
Approfondiscono l’arte materiale e la costruzione delle maschere e dei burattini, l’illustrazione e l’utilizzo del colore, studiando, tra gli altri, a Roma, con Paola Del Ferraro, scuola Bruno Leone, e con Cristiana Cerretti, B17 Illustrations, sviluppando, in seguito, una loro metodologia.
Insieme sono fiabrica
Aurora Grasso
è figlia di un borgo abbracciato da castelli e da campi,
dal fiume Brenta e dalle industrie, non lontano dai monti, in Veneto,
ma parte delle sue origini proviene dall’isola dell’Etna.
Si diploma presso l’Accademia Teatrale Veneta di Venezia, diretta da Renato Gatto.
Pedagogista, consegue la laurea magistrale in Pedagogia,
con tesi sul teatro d'ombre in pedagogia e terapia,
presso l'Università degli Studi di Padova,
approfondendo la metodologia qualitativa di ricerca
in ambito sociologico con Salvatore La Mendola
e la Philosophy for Children con Marina Santi.
Effettua un periodo di ricerca e attività professionale in Inghilterra, a Derby,
presso la London School of Puppetry, diretta da Caroline Astell-Burt,
Sezione di Teatro di figura in Educazione e Terapia Puppetry in Education and Therapy.
Consegue la laurea in Storia e Filosofia, con tesi sulla maschera teatrale,
presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia,
studiando, tra gli altri, con Giorgio Brianese e Umberto Galimberti.
Si diploma in Orientamento Sociale Arti Terapie Espressive,
con tesi sulla regia teatrale, presso l’Istituto Teatrale Europeo di Roma,
accreditato dal M.I.U.R., diretto da Mariagiovanna Rosati Hansen,
scuola Jerzy Grotowski e Peter Brook.
Effettua il tirocinio presso la Scuola di Counseling CIPA
in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Approfondisce lo studio della musica, della voce e del canto
con Renato Gatto, Sandra Mangini, Enrica Bacchia, Sonia Fontana,
Abe Rie, Patryk Pawlak, Mayumi Matsuo.
Studia dizione e ortoepia con Antonino Varvarà e storia del teatro con Roberto Cuppone.
Approfondisce il teatro danza e la danza contemporanea
con Laura Moro, Silvia Gribaudi, Frank Radug.
Viene iniziata al mondo del clown e della maschera neutra
da Giovanni Fusetti, esperendo il metodo Lecoq.
Viene selezionata per partecipare al Master in Commedia dell’Arte
condotto da Carlo Boso a Roma.
Studia l'arte della costruzione della maschera,
in particolare con Mastro Gianni Polesello di Venezia.
Partecipa a laboratori e seminari tenuti da alcuni dei più importanti
esponenti della scena teatrale contemporanea,
come Giuliana Musso presso Centro Teatrale Umbro,
Alessandro Serra di Teatropersona, Enrico Castellani di Babilonia Teatri,
Vitaliano Trevisan presso Fondazione Venezia,
Massimo Munaro di Teatro del Lemming presso Teatro Momo, Venezia.
Ha ideato e condotto un programma sul teatro per Radio Ca’ Foscari,
dialogando con molti esponenti della scena teatrale italiana.
Approfondisce il mondo del teatro di figura, esordendo presso il Teatro La Casetta di Roma
diretto da Federica Mancini.
È interprete in Donne e Madonne, regia di Michele Modesto Casarin;
in Woyzeck di Georg Buchner, regia di Adriano Iurissevich;
in I figuranti di Josè Sanchis Sinisterra e Shakespear(at)e, regia di Roberto Serpi;
in Epi-phaneia, in Natura artis magistra
e in Brucia fiaba senza morale per voce e corpo, regia di Laura Moro.
È co-regista e interprete in Tre corde, AltrOltre, Sogno di un centro di mezzo ascolto,
ConTatto, Gli estremi portano alla pazzia, Rugiada sul petrolio,
If I can’t dance it’s not my revolution, El gevare incioà Storielle di Ceo Pajaro,
Il mondo non esploderà, L’opera vagante, Agamennone, Lo zoo di vetro, Il marinaio.
Fabrizio Bellino
è figlio di un borgo stretto tra gli ulivi e le ferrovie,
i mandorli e gli ecomostri, non molto lontano dal mare,
nella Puglia che guarda a Levante.
Si diploma in Drammaturgia e Sceneggiatura
presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma,
formandosi, tra gli altri, con Daniela Bortignoni, Esmeralda Calabria,
Roberto Cavosi, Ugo Chiti, Luciano Colavero, Maria Letizia Compatangelo,
Edoardo Erba, Giancarlo Germino, Giovanni Greco,
Umberto Marino, Stefano Piani, Giuseppe Piccioni, Sergio Pierattini,
Andrea Purgatori, Sergio Rubini, Giuseppe Rocca, Lorenzo Salveti.
Pedagogista, consegue la laurea magistrale in Pedagogia,
con tesi sul teatro dei burattini in pedagogia e terapia,
presso l'Università degli Studi di Padova,
approfondendo la metodologia qualitativa di ricerca
in ambito sociologico con Salvatore La Mendola
e la Philosophy for Children con Marina Santi.
Effettua un periodo di ricerca e attività professionale in Inghilterra, a Derby,
presso la London School of Puppetry, diretta da Caroline Astell-Burt,
Sezione di Teatro di figura in Educazione e Terapia Puppetry in Education and Therapy.
Si diploma in Regia teatrale con lo spettacolo Due emigranti,
presso l’Istituto Teatrale Europeo di Roma,
accreditato dal M.I.U.R., diretto da Mariagiovanna Rosati Hansen,
scuola Jerzy Grotowski e Peter Brook.
Consegue la laurea in Scienze dei Servizi Giuridici,
con tesi sul teatro ed il cinema all’interno dei penitenziari,
presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Aldo Moro di Bari,
studiando, tra gli altri, con Enzo Maria Dell'Andro e con Guglielmo Siniscalchi.
Approfondisce lo studio della maschera e del movimento,
della drammaturgia di scena e della regia
nel Campus Internazionale di Commedia dell’Arte dell’Accademia Silvio D’Amico
in collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto
condotto da Michele Monetta e Lorenzo Salveti.
Studia tecniche teatrali, dizione ed utilizzo della voce con Roberto Petruzzelli,
scuola Piccolo Teatro di Milano, da cui viene anche diretto in Otello e in Macbeth.
Apprende l’arte dei burattini da Roberto Petruzzelli
ed Enzo Vacca del Teatro Abeliano di Bari.
Approfondisce l'arte della Scherma,
seguendo seminari di alcuni dei maggiori esperti in ambito nazionale.
È autore di Massì, cortometraggio,
che tratta il delicato tema dell’istituto giuridico dell’amministrazione di sostegno
e vincitore al Social World Film Festival.
Con la sua prima raccolta di poesie, Bianche ombre,
è finalista al Premio letterario Camaiore XXII edizione
e con la seconda, Rhumore,
è vincitore della XV edizione del Premio letterario Osservatorio.